domenica 25 aprile 2010

Il Partito dei Pensionati: "La Regione Lombardia, il Trentino, il Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Bolzano si dotino del Trimprob"


Elisabetta Fatuzzo chiede all'assessore alla sanità di valorizzare il "Trimprob"

Milano, 19 luglio 2010. - Elisabetta Fatuzzo, consigliere regionale del Partito Pensionati ha presentato questa mattina un’interrogazione all’Assessore alla Sanità per avere chiarimenti in merito all’adozione, negli ospedali lombardi, dell’apparecchio che è in grado di svelare la presenza di tumori, senza ricorrere a tecniche invasive.
La rappresentante del Partito Pensionati, citando autorevoli fonti di stampa, che si sono occupate, con ampi servizi, nelle scorse settimane, del bioscanner, dal nome commerciale di “Trimprob”, inventato dal fisico italiano Clarbruno Vedruccio, ha scritto come questo strumento diagnostico sia in in grado di “scoprire i tumori come un metal detector, senza sonde da infilare nel corpo, ecografie, aghi, né altri metodi invasivi” e “sarebbe in uso in decine di ospedali italiani: dal San Raffaele di Milano al Sant’Andrea di Roma, al Policlinico Umberto I di Roma.”
Elisabetta Fatuzzo, proprio perché si tratta di una tecnica decisamente innovativa e in larga misura sconosciuta ai cittadini, ha chiesto di sapere, con una serie di articolate domande, come la Giunta della Regione Lombardia intenda valorizzare questo importante strumento diagnostico.


Duro attacco di Claudio Taverna all'assessore alla salute Ugo Rossi

Trento, 5 luglio 2010 - Proprio non ci siamo! Malgrado le professionalità, lautamente pagate, a disposizione dell'assessorato provinciale alla salute e dell'azienda per i servizi sanitari, la risposta dell'assessore Ugo Rossi è censurabile sotto tutti i profili. Una serie di inesattezze che sfociano in grossolane bugie, ecco quanto è riuscito a fare il responsabile della sanità trentina, in un mezza paginetta. Tanto ci è voluto per rispondere ad una interrogazione presentata ai primi dell'aprile scorso dal gruppo consiliare della Lega Nord (primo firmatario il cons. Claudio Civettini). L'intervento di Ugo Rossi ha scatenato le dure reazioni del dottor Giammario Battaglia, presidente della Fondazione della Libertà e ha provocato, sull'edizione odierna de "La Stampa" di Torino, l'articolo di Flavia Amabile.

Anche Claudio Taverna, nella sua veste di responsabile nazionale del dipartimento economico del partito ha duramente contestato le parole dell'assessore alla salute della Provincia autonoma di Trento con un comunicato dal titolo emblematico "Le bugie di Ugo Rossi". Taverna ha accusato l'assessore Rossi di "eccessivo ed ingiustificato provincialismo" ricordando come la vicenda sia nata da un articolo di Trentino Libero sull'adozione nelle strutture sanitarie provinciale del Trimprob, strumento diagnostico portatile, non invasivo e relativamente a buon prezzo (si parla di 30/40 mila euro contro 1,3 milioni per la Tac) e come tale a disposizione della medicina di base a tutto vantaggio in primis dei pazienti per la lotta contro i tumori (ed altre malattie) e del bilancio pubblico. La questione venne istituzionalizzata dall'interrogazione provinciale della Lega Nord che abbiamo ricordato.
Ora la vicenda è stata ripresa anche da un lancio nazionale dell'AGI (Agenzia giornalistica italiana) delle ore 16.00, che rilancia la battaglia di verità e di trasparenza condotta da Taverna, dal Partito Pensionati, da Progetto Trentino Libero e dalla Lega Nord nei confronti dell'invenzione del prof. Vedruccio così diffusamente disattesa.

Notizia tratta da http://www.trentinolibero.org/print.php?id=3632




Trieste, 14 luglio 2010 - Il bioscanner "scova-tumori" va adottato dalle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Lo propone il consigliere Luigi Ferone (Partito Pensionati) con una interrogazione al "governatore" Renzo Tondo.
L'invenzione del prof. Clarbruno Vedruccio, scienziato e ufficiale superiore della nostra Marina Militare, che misteriosamente ed inspiegabilmente, malgrado l'omologazione del servizio sanitario nazionale, e l'adozione da parte di strutture nazionali sanitarie di eccellenza come il Policlinico Umberto I di Roma, non trova ancora adeguata utilizzazione.
La questione è stata sollevata recentissimamente da un articolo pubblicato da "La Stampa" di Torino, mentre una conferenza avvenuta nei primi del giugno scorso nell'Aula della Biblioteca del Senato della Repubblica si è occupata del bioscanner "scova-tumori"
Questi i fatti citati nella premessa dell'interrogazione che Luigi Ferone proprio ieri ha presentato al "governatore" del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo.
Il rappresentante del Partito Pensionati ha posto ai vertici politici della Regione alcune domande dirette a far luce sulla vicenda. In primis, il documento ispettivo chiede se nelle strutture sanitarie pubbliche e private operanti in Regione, il “TrimProb, come commercialmente viene chiamato, sia utilizzato. Se ciò non avvenisse, l'interrogante domanda le ragioni per la mancata adozione del bioscanner "scova-tumori" dalle strutture sanitarie convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale.
Non solo, Ferone chiede inoltre "se l'assessorato regionale alla salute abbia valutato, con approfondimenti di ordine tecnico e scientifico, l'ottimo rapporto efficacia, efficienza, spese di investimento del “TrimProb”, tenuto conto del suo relativamente basso costo d’acquisto (40/43.000 euro), di assenza di manutenzioni particolari e di materiali di consumo altrettanto poco costosi". Il rappresentante del Partito Pensionati, incalzando il governatore Tondo e l'assessore regionale alla salute, si domanda perché il “TrimProb” non sia utilizzato dalla medicina di base, evitando ai pazienti le lunghe liste d'attesa per esami diagnostici specialistici quali TAC, RMN e PET, soprattutto nel rilevamento delle patologie prostatiche e in particolare per il carcinoma prostatico e che potrebbe diventare un buono strumento d’esame per uno screening di massa.
Infine, Ferone chiede che la Regione Friuli Venezia Giulia si faccia carico di realizzare un vero e proprio "progetto TrimProb", valorizzando concretamente l'opportunità offerta dalla invenzione del prof. Vedruccio.
Questa la notizia. Trentino Libero coglie l'occasione per ringraziare il consigliere regionale Luigi Ferone che ha voluto con la sua iniziativa rilanciare anche in Friuli Venezia Giulia, sia sul piano istituzionale che mediatico, l'adozione di questo importante strumento diagnostico.

Notizia tratta da: http://www.trentinolibero.org/print.php?id=3647

Donato Seppi (Unitalia) sollecita l'assessore alla sanità della Provincia autonoma di Bolzano


Bolzano, 21 luglio 2010. - Questa mattina, il consigliere provinciale-regionale Donato Seppi (Unitalia-Movimento di Iniziativa Sociale) ha presentato una interrogazione all'assessore alla sanità della Provincia autonoma di Bolzano sulla vicenda "Trimprob".
Il Trimprob, lo strumento diagnostico che scopre i tumori, dopo gli ampi servizi della stampa nazionale, in particolare "Il Giornale" di Milano e "La Stampa" di Torino e perché no, anche con il modesto contributo di "Trentino Libero", ha destato e desta l'attenzione di settori istituzionali regionali. Ci giunge notizia che questa mattina il consigliere provinciale/regionale Donato Seppi (Unitalia-Movimento di Iniziativa Sociale) ha presentato una interrogazione all'assessore alla sanità della Provincia autonoma di Bolzano dal titolo emblematico "La nostra sanità provinciale è così tecnologicamente all'avanguardia?".
Nel documento ispettivo, il consigliere Seppi, dopo aver fatto brevemente la storia dello "scova-tumori", inventato dal prof. Clarbruno Vedruccio, commercialmente noto con il nome di "Trimprob" e dopo aver ricordato che questo strumento diagnostico è stato omologato dal servizio sanitario nazionale e che è stato adottato da strutture ospedaliere di eccellenza come il San Raffaele di Milano il Sant’Andrea e il Policlinico Umberto I di Roma, ha rivolto una serie di articolate domande all'assessore provinciale alla sanità per sapere se non intenda avviare nelle strutture sanitarie dell'Alto Adige l'utilizzazione del bioscanner "scova-tumori", che si basa su di una metodica non invasiva, senza sonde, aghi da infilare nel corpo dei pazienti e senza uso di mezzi di contrasto. Il consigliere Seppi chiede, in definitiva, se la Provincia autonoma di Bolzano non intenda investire sul "progetto Trimprob" e valorizzare l'invenzione del prof. Vedruccio a tutto vantaggio dei pazienti.
Così dopo Trentino, Friuli Venezia Giulia, Lombardia si aggiunge anche l'Alto Adige alla corsa di verità e di trasparenza che sembra allargarsi alle altre Regioni d'Italia.

Notizia tratta da: http://www.trentinolibero.org/index.php?op=new&id=3657

Precedenti:

"Trimprob "bandito" dal Trentino"

"Trimprob. interrogazione della Lega Nord del Trentino"

"Il Trimprob alla caccia dei tumori"

Interrogazione n. 1607 del 2 aprile 2010 presentata dal gruppo consiliare provinciale della Lega Nord del Trentino

"Il TrimProb, strumentazione diagnostica, portatile e non invasiva, è utilizzato nelle strutture sanitarie provinciali?"

Risposta del 10 giugno 2010 dell'assessore provinciale alla salute Ugo Rossi alla interrogazione n. 1607 del 2 aprile 2010

Risposta del 10 giugno 2010 all' interrogazione n. 1607 del 2 aprile 2010

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